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“Non fare nella vita online ciò che non faresti nella vita reale"

Google e il progetto Safe Social Media uniti da un obiettivo comune: preservare la sicurezza e la privacy dei minori sul Web

Mai prima nella storia dell’umanità c’è stata tanta disponibilità di accesso alla conoscenza”. Nessuno può mettere in dubbio l'affermazione di Francisco Ruiz in riferimento ad Internet. Ma chi ha nella rete il suo habitat naturale ed è responsabile del Centro Family Safety di Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo, sa anche che “la maggior piattaforma di innovazione dell'uomo comporta rischi se non utilizzata correttamente. E i rischi bisogna conoscerli”. Come distributore di contenuti, il gigante Google ha desiderato fare grandi passi avanti per facilitare l'informazione all'utenza, anche quella più giovane.

Elencando i punti principali con le dita di una mano, Ruiz espone tutto ciò che secondo lui è necessario fare affinché i giovani possano navigare in Internet in un ambiente sicuro:
1. Coinvolgimento di genitori e di educatori verso le nuove tecnologie;
2. Avvertire le famiglie dei pericoli e offrire consigli su come affrontarli;
3. Collaborazione tra le organizzazioni coinvolte nella protezione dei bambini, nel settore tecnologico e nell'amministrazione;
4. Costruire adeguate politiche pubbliche fin dalle prime fasi di istruzione.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 08 Giugno 2012 09:48)

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Svolta nel mondo ludico: in arrivo videogiochi utili

Novità in arrivo nel mondo dei videogiochi. Non si tratta delle solite innovazioni in campo grafico o nel coinvolgimento, ma di una direzione in più nello scopo. Sono videogiochi pensati per un obiettivo utile, in campo medico o psicologico.   
L'ultima frontiera è rappresentata dall'Università di New Castle e dalla Limbs Alive, azienda specializzata in software di riabilitazione interattiva. I videogiochi in questione, che fanno parte della serie “Circus Challenge”, hanno l'obiettivo di incentivare il recupero delle funzioni di arti di pazienti colpiti da forme di ictus. Il giocatore deve impersonare un ruolo del circo, e svolgere attività come fosse un giocoliere, un trapezista o un acrobata.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 01 Giugno 2012 15:41)

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Buono a sapersi: la sicurezza su internet spiegata da Google

Arriva la nuova campagna italiana di Google sulla sicurezza online. Un'iniziativa per tutti, in collaborazione con la Polizia Postale.

Non sempre il web è una fonte di pericoli, anzi. La nuova campagna di Google Buono a sapersi è partita da pochi giorni, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, ma è pensata per tutti i neofiti. L'obiettivo è quello di proporre un vademecum per navigare in sicurezza, così da gestire con consapevolezza la condivisione dei propri dati.
Secondo le stime di Google, infatti, il 79% dei navigatori non si sente sicuro durante la navigazione e ben il 95% teme che i propri dati possano essere utilizzati dal cybercrimine. Ma è anche vero che il modo migliore per combattere questi sospetti è l'informazione. Il progetto
Buono a sapersi ha il preciso scopo di divulgare, informare, rassicurare, grazie ad una campagna di sensibilizzazione e istruzione che arriverà anche nelle scuole.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 01 Giugno 2012 09:12)

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Sony Computer e Safe Social Media insieme per l’importanza di giocare con i bambini

Un progetto europeo di successo e un leader dell'industria di videogiochi sono d'accordo sulla necessità di una mediazione attiva dei genitori per ridurre l'uso della violenza nei social media.

Testo: Manuel Villalobos (Safe Social Media)

Solo 1 adolescente su 3 gioca insieme ai suoi genitori.
Fonte: Safe Social Media.

La recente diffusione della nuova console portatile Sony, PS Vita, pone una volta in più in evidenza l'interesse che suscitano i videogiochi tra i bambini e i giovani. Questa forma di intrattenimento interattivo investe la maggior parte del loro tempo libero, insieme all’uso dei social network. Ciò ha portato alla sorveglianza, da parte di varie istituzioni, sui contenuti che potrebbero essere nocivi per loro durante l'utilizzo del proprio intrattenimento preferito.   
Su questo fronte lavora Safe Social Media
(www.safesocialmedia.eu), un progetto europeo che mira soprattutto a ridurre l'impatto della violenza sugli adolescenti attraverso i social media, utilizzando una metodologia innovativa: interventi formativi basati su prove scientifiche sviluppate nelle scuole, supporto dei genitori e valutazione dell'impatto.

Ultimo aggiornamento (Giovedì 17 Maggio 2012 10:37)

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La violenza modifica il DNA e fa invecchiare prima

La biologia del corpo umano registra in modo inequivocabile il nostro percorso. Ogni cosa che facciamo o subiamo incide non solo sulla nostra personalità, ma anche a livello a molecolare. Persino genetico.
Uno studio condotto dalla Duke University e dall’University College di Londra dimostra proprio questo. Già si sapeva che lo stress incide sull'invecchiamento precoce, ma ancora non era chiaro se avviene sin dall'infanzia. Adesso invece è una certezza. I bambini che hanno subito maltrattamenti e violenze mostrano una storia genetica più vecchia rispetto ad altri che vivono in contesto sereno. In pratica, invecchiano prima e potrebbero essere maggiormente esposti in futuro a malattie dell'invecchiamento, come diabete, malattie cardiache e demenza. La “scoperta” è segnalata da un articolo di “Le Scienze” che, a sua volta, cita lo studio pubblicato da Molecular Psychiatry.
Come avviene questo invecchiamento?
Tutto dipende dalla parte terminale dei cromosomi, il telomero, direttamente coinvolto nella replicazione del DNA.

Ultimo aggiornamento (Sabato 12 Maggio 2012 08:54)

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Nuove politiche europee per la tutela dell'infanzia sul web

L'Unione Europea propone nuove strategie di sviluppo del web. Un programma sviluppato in 4 punti che Safe Social Media e Davide.it sostengono già da tempo.

Potremmo definirla la “sezione costruttiva” del web. Fra le varie iniziative, a livello europeo, non ci sono solo raccomandazioni per non finire nei pasticci quando si naviga su internet, ma anche progetti per la navigazione sicura. Il web dovrà essere concepito come un ambiente pulito, sano, soprattutto per i più giovani, parola della Commissione dell'Unione Europea.
Secondo l'UE, attualmente, il 75% dei bambini utilizza internet, un terzo dei quali attraverso smartphone. Appare logico, quindi, sviluppare tecnologie e contenuti in modo
da non giocare sempre in difesa contro attacchi illeciti. Come a dire: dopo l'invenzione dell'automobile, creiamo le strade, i semafori e i cartelli in modo che la gente non rischi di essere investita.
Un'ottima strategia che vedrà la moltiplicazione di contenuti pensati esclusivamente per l'infanzia: creativi ed educativi. Un obiettivo da raggiungere in collaborazione con la Commissione europea e tutti gli stati membri,
gli operatori e i fabbricanti di telefoni cellulari, i prestatori di servizi di socializzazione in rete.
Il programma è suddiviso in 4 sezioni:

Ultimo aggiornamento (Giovedì 10 Maggio 2012 15:23)

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